Un buon (o triste Natale?) da parte della FABI UBIS di Palermo

Un Buon (o triste Natale?) augurato agli iscritti da parte della Rappresentanza Sindacale Aziendale Fabi Ubis del Polo di Palermo

La politica ottusa di un’azienda che continua ad assumere soltanto in certe aree geografiche
e non in altre, sta progressivamente portando al depauperamento di importanti fette di
“lavorazioni aziendali” in una parte del territorio già mortificata da anni di politiche – a vario
titolo – utili al solo impoverimento progressivo delle attività produttive.
Se, soltanto, pensassimo a quanti lavoratori sono stati espulsi dal tessuto produttivo – senza
alcun ricambio – e tramutiamo questo aggregato in reddito sociale perso, ci accorgiamo di
quanto importante possa essere, per l’intero territorio nostro, tale sfacelo!
Oggi vediamo continuare questo atteggiamento arrogante che tende a sfasciare una parte
importante della nostra azienda, che prosegue con lo svilire professionalità difficilmente
“duplicabili” se non dopo anni di “esperienza acquisita sul campo”.
Nonostante tutto questo sia ben noto a “chi di dovere”, oggi, mentre si stà effettuando un
esodo che definirlo di dimensioni “bibliche” non è esagerato, nessuno ravvede la necessità di
“porre rimedio”.
Quale futuro si prospetta per l’intero Polo UBIS di Palermo?
Infatti, anche quest’anno, ci ritroviamo davanti alle patetiche riunioni nelle quali le direzioni
dei vari comparti di UBIS riuniscono la “base” per comunicare che “Palermo risulta un Polo
d’eccellenza ed i lavoratori dei vari comparti sono i più bravi”.
E’ mai possibile che gli amici Direttori non sappiano che i vari settori debbano continuare a
svolgere lo stesso lavoro con il 10% di personale in meno sino a dicembre (e con il 30% in
meno a fine 2018)!
Ogni anno questi signori scendono AL SUD per chiedere sacrifici e professionalità a
lavoratori ai quali si chiede di “non ammalarsi” e di rinunciare al “sacrosanto diritto” alle ferie!
Vorremmo chiedere – a questo punto – se hanno piena conoscenza della quantità di A.3.1 e
A.3.2 che, nei vari comparti, continuano a prestare la loro indiscutibile e preziosissima opera
senza che alcuno abbia mai speso una parola in grado di sanare posizioni (ad un costo
vicino allo ZERO)!
E’ vero: questo, probabilmente, avrebbe comportato un rallentamento della LORO carriera.
Infatti con la “carotina” di un premio ogni tre anni (e non per tutti), noi dobbiamo
accontentarci.
Ricordatevi che il NOSTRO è un popolo strano che sembra dormiente. Poi, quando nessuno
se lo aspetta, scende in piazza per far valere i propri diritti (Vespri Siciliani docet…).
A tutto c’è un limite!
Ad esempio si potevano mandare sia in Tesoreria che agli Assegni colleghi “in distacco
temporaneo” per tamponare una momentanea emergenza, in attesa di razionalizzare una
soluzione definitivamente.
Si sarebbero potute assegnare risorse nel reparto tecnico dei Finanziamenti, così come
all’Help Desk Tecnologico, per evitare che qualcuno – un giorno – si possa svegliare e possa
decidere che la Lavorazione X, anziché il Servizio Y sia meglio portarlo da qualche altra
parte (ad esempio a Verona o – perché no – in Romania) perché qui (a Palermo) non
riusciamo più a seguirle!
A tutto c’è un limite!
Non tirate troppo la corda perché, se si dovesse rompere, dovreste affrettarvi per porre in
essere un eventuale smantellamento della Sicilia.
Palermo, 12/12/2017
RSA UBIS FABI Palermo

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