PROBLEMI OCCUPAZIONALI ANCHE IN FRIULI. FABI IN PRIMA LINEA

HYPO ALPE ADRIA BANK, LA FABI IN PIAZZA CON I LAVORATORI
La FABI in piazza a fianco dei lavoratori di Hypo Alpe Adria Bank. È iniziato oggi e durerà per tutto il mese di agosto il presidio permanente in Piazza Matteotti a Udine dei dipendenti dell’istituto di credito austriaco.

La banca, con filiali presenti in soprattutto in Friuli Venezia Giulia, dove ha sede anche la direzione generale, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, ha infatti spacchettato i suoi asset italiani e avviato le procedure di vendita della rete e del portafoglio mutui. L’intenzione è quella di chiudere definitivamente l’attività in Italia, creando non poche incognite sul futuro occupazionale dei 300 impiegati del Gruppo.

“Sarebbe ora che le autorità di vigilanza facessero luce su questa vergognosa vicenda che presenta ancora oggi molti elementi di opacità. Chiediamo soluzioni socialmente sostenibili per i 300 lavoratori del Gruppo e per le loro famiglie. La banca dovrà assumersi tutte le sue responsabilità di fronte al territorio e ai lavoratori”, ha detto Guido Fasano, Coordinatore FABI di Hypo Alpe Adria Bank, presente alla manifestazione insieme al Segretario Nazionale della FABI Giuliano Xausa.

Dopo l’apertura del tavolo di crisi aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, avvenuta a maggio su impulso dei sindacati e al quale ha partecipato anche la Governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, l’azienda ha sospeso la procedura di licenziamento collettivo per i 300 lavoratori.

Tuttavia al momento non ci sono indicazioni precise su quali saranno i prossimi provvedimenti del Gruppo e si teme per il futuro dei 300 dipendenti.

Una vicenda poco chiara quella della Hypo Alpe Adria Bank. Nazionalizzata nel 2009, negli anni della crisi, è passata sotto le mani del Governo austriaco. Nel 2011 è arrivato l’ultimatum della Commissione Europea: o Hypo alpe Adria Bank Italia sarebbe stata venduta o altrimenti si sarebbe dovuto procedere alla sua liquidazione ordinata. Da quel momento, pur in presenza di manifestazioni d’interesse da parte di alcuni gruppi bancari, Hypo Alpe Italia non è stata mai collocata sul mercato, a differenza della sue omologhe dei Balcani che, invece, sono state vendute.

A nulla è valsa l’azione di risanamento portata avanti dal management italiano, che ha dato buoni risultati sia in termini economici sia di relazioni industriali.

La situazione è precipitata a novembre 2015, quando è stato nominato dal governo austriaco nuovo presidente di Hypo Alpe Adria Bank Italia Florian Schumi, che ha impresso un’accelerazione verso il processo di dismissione dell’azienda.

Udine 01/08/2016

Ci auguriamo che al più presto si trovino soluzioni adeguate per dare serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie.
Carmelo Raffa

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